INTERVISTA A ROBERTO “JATUCKA” RANDAZZO SUGLI OROLOGI MILITARI PARTE 1

INTERVISTA A ROBERTO “JATUCKA” RANDAZZO SUGLI OROLOGI MILITARI PARTE 1

Nella nostra prima intervista con Roberto abbiamo parlato della sua smisurata passione per gli Speedmaster d’epoca.

Una passione, la sua, che nasce con l’interesse per le Missioni ed i Programmi Spaziali, nei quali l’Omega Speedmaster è sempre stato uno dei principali protagonisti.

Una passione che ha conseguentemente avuto una sua naturale evoluzione durante la sua decennale carriera di commerciante di orologi d’epoca.

Con Roberto abbiamo rivisto alcuni dei modelli più rari e interessanti che ha avuto modo di valutare e studiare durante tutti questi anni.

In particolare, tra i vari eccellenti esemplari mostrati, ci siamo soffermati su un preciso modello di estrema rarità, in quanto prodotto in soli 10 esemplari : L’Omega Omani Speedmaster.

Roberto ne ha illustrato attraverso fotografie e documenti le principali caratteristiche tecniche e storiche, offrendo su questo raro orologio anche preziose delucidazioni utili a verificarne l’originalità.

Un rarissimo Omani Speedmaster (courtesy Jatucka)
Il retro dell’Omani Speedmaster (courtesy Jatucka)

Oggi insieme a lui vogliamo affrontare un altro argomento molto intrigante per gli appassionati di orologi d’epoca : gli orologi Militari.

Nella comunità collezionistica mondiale Roberto è noto come uno dei più appassionati esperti di orologi di origine o di destinazione Militare.

Quello degli orologi Militari è un settore del collezionismo in cui è estremamente facile incorrere in errori e sviste per diverse ragioni.

La poca letteratura esistente non sempre è precisa e dettagliata, gli orologi da utilizzare come campioni statistici per le ricerche sono in numero molto ridotto rispetto agli orologi civili, le falsificazioni e alterazioni sono molto diffuse.

Roberto, forte di una lunga esperienza sul campo che lo ha portato ad esaminare e verificare l’originalità di un gran numero di orologi Militari, alcuni quasi sconosciuti ai più, si può sicuramente ritenere come una delle voci più autorevoli e qualificate su questo complesso argomento.

Per questo motivo siamo convinti che sia per il novizio appassionato che il per il più accorto collezionista sarà certamente utile e interessante leggere questa breve chiacchierata.

Roberto, bentrovato.
So che la nostra prima intervista ha riscosso un discreto successo tra chi segue il nostro Blog.
Ti aspettavi un’accoglienza così calorosa?

JATUCKA:

Ciao Andrea. Sinceramente devo dirti di no, sono molto contento per i tanti messaggi di apprezzamento che ho ricevuto, mi ha fatto molto piacere. Ringrazio tutti di cuore e spero di continuare a lungo con le nostre chiacchierate, le tua idea è stata davvero molto bella.

ANDREA:

Io so per certo che tra i nostri lettori ci sono diversi appassionati di orologi Militari.
Vuoi dirci cosa è per te un orologio Militare?

JATUCKA:

In linea generale l’orologio Militare è un orologio che soddisfa le esigenze dei corpi Militari (le cosiddette specifiche) che necessitano di strumenti di particolare affidabilità, o di particolare robustezza, o ancora di particolari caratteristiche, come per esempio l’amagneticità oppure le barre fisse al posto delle ansette a molla.

Dettaglio delle anse fisse di un Omega Seamaster Militare (courtesy Jatucka)

Il più delle volte si tratta di modelli già esistenti sul mercato che vengono modificati per soddisfare le specifiche Militari di cui sopra, altre volte sono modelli che sono stati pensati e creati appositamente per questi scopi. In alcuni particolari casi alcuni modelli inizialmente pensati esclusivamente per le forniture Militari hanno avuto un tale successo che le case produttrici hanno deciso di immetterne alcuni esemplari nel mercato civile. Esistono ancora altri rari casi in cui gli ordinativi Militari eccedevano le reali necessità, ed un certo numero di questi orologi, privi delle incisioni Militari, è finito nel mercato civile. Il periodo che mi ha maggiormente appassionato ed affascinato è quello a partire dalla metà degli anni ’50. Sembra incredibile ma ci sono alcuni orologi Militari di quel periodo che ancora oggi potrebbero tranquillamente servire con successo l’utilizzatore finale.

ANDREA:

Vorrei che tu ci dessi non solo una definizione tecnica, ma che ci illustrassi quali sono le emozioni che suscitano in te questi non comuni orologi.

JATUCKA:

Devo confessarti che ancora oggi per me le emozioni legate a questi orologi sono molto forti e coinvolgenti. Queste emozioni sono legate non soltanto alla particolarità di quell’orologio, che sicuramente si distingue dalla versione comunemente reperibile sul mercato, ma sono legate alla storia di quel particolare oggetto, alle avventure che ha vissuto quale fedele compagno del Militare al quale è stato assegnato. Quando un oggetto del genere arriva nelle tue mani la fantasia inizia a galoppare, ed è davvero difficile restare freddi ed indifferenti davanti a queste meraviglie. Ci sono alcuni casi, in effetti piuttosto rari, in cui quel particolare orologio arriva fino a noi insieme ad altri oggetti, per esempio fotografie del Militare con l’orologio al polso, o ancora dichiarazioni personalmente rilasciate da chi aveva l’orologio in Assegnazione. In questi pochi casi l’appassionato di orologi Militari raggiunge una specie di stato di grazia, è molto difficile da descrivere.

Un Rolex Daytona 6265 FAP (courtesy Jatucka)
La provenance è molto importante in un orologio militare (courtesy Jatucka)

ANDREA:

Il quesito che ti pongo sarà sicuramente banale per i collezionisti più esperti che ci leggono, ma non certo per i novizi che hanno giustamente voglia di sapere e di conoscere di più.
Avresti modo di illustrarci genericamente il significato delle assegnazioni che si trovano nei fondelli di questi orologi ?

JATUCKA:

Non è facile rispondere in poche parole, ma d’altro canto non vorrei annoiare con lunghe spiegazioni tecniche che sono oggi facilmente reperibili in rete (attenzione però a verificare prima l’attendibilità e soprattutto la credibilità della fonte, è un passo essenziale). Genericamente si tratta di incisioni che riportano al paese che ha adottato quel particolare modello, oppure a veri e propri codici che aiutano ad identificare quella data nazione, come per esempio i Nato Stock Numbers. Le incisioni possono variare moltissimo da nazione a nazione, oppure da periodo a periodo. Nel tempo sono anche cambiate le tecniche di incisione. In anni meno recenti si utilizzavano addirittura delle semplici penne elettriche per riportare sul Fondello i codici necessari all’identificazione. Non va dimenticato che secondo la logica Militare l’orologio era o è tuttora uno dei tanti strumenti messi a disposizione dell’utente finale allo scopo di consentirgli di svolgere al meglio i suoi compiti, e come tale questo deve essere identificato in qualunque momento. Lo studio delle Incisioni Militari è uno degli aspetti più difficili e soprattutto più insidiosi di questa passione. Quando si ha un minimo dubbio meglio chiedere immediatamente un secondo parere a chi conosce bene questi oggetti ricchi di fascino e di storia. In altri casi oltre alle incisioni di Assegnazione ci sono alcuni componenti (per esempio Set di Lancette, o Ghiere) che sono state espressamente pensate per la versione Militare di quel dato orologio. Va segnalato infine che esistono orologi Militari, andati in assegnazione ed utilizzati a lungo e con successo, che sono assolutamente indistinguibili dalle versioni civili, sono uguali in tutto e per tutto. Non hanno alcun tipo di segno distintivo rispetto alle versioni civili. Ovviamente sono estremamente difficili da identificare, in alcuni casi è addirittura impossibile.

L’assegnazione di un Omega Seamaster Militare ref.165024 (courtesy Jatucka)

ANDREA:

Un’altra curiosità, esistono orologi prodotti sia per il mercato civile che per quello Militare?
Ad esempio, il Rolex Submariner 5513 Militare per cosa si differenzia da quello civile?

JATUCKA:

Si, sono molti gli orologi Militari che provengono dal mercato civile, e che sono stati modificati in poche o molte parti al fine di soddisfare le specifiche Militari delle quali parlavamo prima. Il Rolex Submariner 5513 Militare è uno degli esempi più classici, oltre ad essere quello maggiormente conosciuto. A parte le incisioni nel Fondello la versione Militare si differenzia per le Barre Fisse al posto delle ansette a molla, per la Ghiera che riporta tutte le tacche dei 60 minuti invece dei classici 15 minuti, per le lancette a Gladio, per la T sul quadrante, che sottolinea l’utilizzo di Trizio quale materiale luminoso, per il Seriale della Cassa che veniva riportato anche all’interno del Fondello. Talvolta questi orologi hanno avuto una vita molto travagliata, e sovente arrivano a noi mancanti di una o più parti fra quelle che ho elencato. Le ragioni sono diverse, una delle tante è legata alla manutenzione dell’orologio. Non sempre in fase di manutenzione è stato possibile sostituire delle parti danneggiate con quelle originariamente pensate per l’uso Militare. Devo dirti che se dal punto di vista strettamente di mercato l’assenza di una o più parti incide in maniera molto rilevante sul valore dell’oggetto, dal mio personale punto di vista il fascino e la storia intrinseca dell’orologio restano quasi immutati. L’assenza per esempio di una Ghiera o di un Set di Lancette per me non può e non deve inficiare per nulla la storia intrinseca dell’orologio. So benissimo che il mio punto di vista non è condiviso da molti, direi anzi che nel mondo di oggi non è condiviso quasi per nulla, ma si tratta del mio un punto di vista e mi sembra giusto riportarlo. Il valore economico andrebbe sempre separato dal valore intrinseco e dalla storia dell’orologio stesso, tanto più se si tratta di un orologio Militare. Oggi il mercato dice altro ed io mi adeguo, ma rimpiango moltissimo i tempi in cui i valori di mercato erano ben diversi, ed all’occhio del vero appassionato di orologi Militari il valore storico ed intrinseco dell’orologio prevaleva sempre e comunque.

Un rarissimo Rolex Submariner Militare referenza 5517 (courtesy Jatucka)
Dettaglio del fondello del Rolex Submariner 5517 Militare (courtesy Jatucka)

ANDREA:

Quali sono i tuoi orologi Militari preferiti, o meglio quali ti hanno dato più emozione nell’acquistarli?

JATUCKA:

Non saprei indicarti un solo orologio preferito, sarebbe molto difficile. Con gli anni i gusti cambiano, le conoscenze si arricchiscono, orologi che prima si amavano passano in secondo piano o viceversa, è la natura stessa del collezionista quella di cambiare, di evolversi (o molto spesso di involversi e di tornare alle origini!). Se proprio devo darti una risposta secca allora ti dico un orologio assegnato dalla Nasa. Unisce i due mondi che adoro maggiormente, dunque cosa mai potrebbe superare il fascino di un orologio assegnato dalla Nasa, penso nulla. In ambito strettamente Militare direi i meno noti ed i meno “di moda”; se c’è una cosa che non amo è l’omologazione. Troppo spesso si sceglie un orologio perché si tratta di un simbolo facilmente riconoscibile, e magari non se ne conosce nemmeno la storia. A questo proposito, uno degli orologi Militari che ho sempre comprato molto volentieri è l’ IWC Ocean 2000 Bund. Mi piace moltissimo perché coniuga un’altissimo livello tecnico e di affidabilità con una discrezione ed oserei dire con una grazia che in genere sono lontani dal mondo degli orologi Militari. Grandissimo orologio, non c’è dubbio.

IWC Ocean 2000 Bund 3H (courtesy Jatucka)
Le iscrizioni nel fondello dell’ IWC Ocean 2000 Bund (courtesy Jatucka)

ANDREA:

E quale è il più raro e prezioso che hai avuto nella tua carriera di commerciante ?

JATUCKA:

Uno degli orologi Militari più unici e più inarrivabili è sicuramente il Bulova UDT. Un vero e proprio prototipo prodotto in pochissimi esemplari e mai andati in regolare assegnazione, in quanto nei Trials Americani che miravano a dotare gli UDT (Underwater Demolition Team) di un orologio con particolari caratteristiche gli venne preferito il famoso ed altrettanto bello Tornek Rayville. Su circa sette o otto esemplari al momento conosciuti, di cui due mancanti di alcune parti originali, ho avuto l’immensa fortuna di averne due. Mi sembra una percentuale di tutto rispetto.

Il rarissimo Tornek Rayville (courtesy Jatucka)
Bulova UDT, un orologio più unico che raro in queste condizioni (courtesy Jatucka)

ANDREA:

Oggi vorrei che ci parlassi in dettaglio di un orologio che hai recentemente acquistato e che ancora non è stato pubblicato sulle nostre piattaforme social : il Rolex Explorer 6150 U.K. Military.
Ti ho visto molto entusiasta all’apertura del pacco quando, dopo una lunga attesa, ti è stato finalmente consegnato.

JATUCKA:

Per quanto riguarda questo raro Explorer 6150 Uk Military, ti devo chiedere di portare un attimo di pazienza. Ne parleremo approfonditamente la settimana prossima.

Rolex Explorer ref.6150 Hs10CD (courtesy Jatucka)
Il retro del Rolex Explorer 6150 Hs10CD (courtesy Jatucka)

Questo articolo è stato da me scritto e pubblicato sul sito web di Roberto “Jatucka” Randazzo  nel 2020. Ringrazio Roberto per avermi permesso di aggiungerlo al blog del mio sito web.

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