INTERVISTA A ROBERTO ‘JATUCKA’ RANDAZZO. GLI OROLOGI MILITARI PARTE 2 : THE ROLEX EXPLORER 6150 HS10

INTERVISTA A ROBERTO ‘JATUCKA’ RANDAZZO. GLI OROLOGI MILITARI PARTE 2 : THE ROLEX EXPLORER 6150 HS10

ANDREA:

Ciao Roberto!
Nella nostra ultima chiaccherata abbiamo affrontato l’interessante tema degli orologi militari.
Oltre ad aver chiarito cosa si intende tecnicamente per orologio militare ed averne analizzati nei dettagli alcuni esemplari che hai posseduto durante la tua carriera, insieme abbiamo anche parlato della tua passione personale per questi speciali orologi.
Una passione che col tempo si è tradotta in uno studio profondo e articolato che ti ha sicuramente reso una delle più autorevoli voci e più riconosciuti esperti mondiali nel campo degli orologi militari.
Vista la mirabile quantità di orologi militari posseduti, visionati dal vivo e periziati per clienti e case d’aste mi sono piuttosto stupito nel vederti tanto emozionato dopo l’acquisto del Rolex Explorer 6150 del quale avevamo cominciato a discutere durante la nostra ultima intervista.
Io, come immagino chi ci legge, sono impaziente di saperne di più, vorrei capire il perché di tanta soddisfazione nel possedere questo orologio.

JATUCKA:

Si Andrea, è stato un acquisto molto emozionante. In tanti anni di collezionismo e poi di professione è soltanto il secondo che sono riuscito ad acquistare nelle sue originarie condizioni. Lo ritengo un orologio molto raro, termine oggi piuttosto abusato, ed anche molto molto bello. Ne sono stai realizzati pochi esemplari, la maggior parte dei quali è andata perduta oppure è stata “civilizzata” in anni seguenti, semplicemente cancellando l’incisione nel Fondello. Si tratta di una pratica che era molto in voga negli anni passati, quando un orologio di provenienza Militare si poteva acquistare con pochi spiccioli alle aste di dismissione di oggetti Militari, e la provenienza Militare era vista come un “minus” e non come un “plus”. In quel periodo per esempio tantissimi Rolex Submariner 5513 U.K. vennero “civilizzati” per venderli più facilmente. Un vero e proprio disastro.

ANDREA:

Dunque è un orologio estremamente raro di cui pochissimi esemplari sono giunti ai giorni nostri nelle condizioni originarie.
Puoi darci qualche altra informazione dettagliata ?
Per quanti e in quali anni è stato prodotto e, soprattutto, quale era la Nazione e Corpo Militare a cui era originariamente destinato?

JATUCKA:

Si, come ho detto nella prima parte della nostra chiacchierata lo ritengo un orologio molto raro. È stato prodotto nel 1953. Ritengo che sia stato prodotto solo per quell’anno, quelli apparsi fino ad oggi rientrano tutti in un ristrettissimo range di Seriali.

È andato in assegnazione all’ Hydrographic Survey Inglese (HS), Reparto dell’Ammiragliato non soltanto responsabile per le Carte Nautiche e le Mappe, ma anche per Operazioni Speciali in cui era indispensabile avere personale con un alto livello di specializzazione per operazioni subaque. La sigla 10CD identifica più specificamente Orologio da Polso (Diver’s Wristwatch). Molte notizie (e molti bellissimi orologi!) sono visibili in rete. Ad alcuni orologi venne apposto in seguito il più recente Nato Stock Number. Non ricordo di aver visto nessun Rolex 6150 riassegnato.

ANDREA:

Prima hai accennato che questa tipologia di orologio veniva spesso “civilizzata”.
Tuttavia so anche che, come accadeva per i famosi 6538 “Burford”, era lo stesso ente militare a modificare l’orologio. In particolare in alcuni 6538 il quadrante venne lavato e ristampato per motivi legati alla eccessiva quantità di radiazioni nocive emesse dal Radio, il materiale utilizzato per rendere luminescenti gli indici del quadrante.
Questo fatto è accaduto anche negli Explorer 6150 ?

JATUCKA:

Purtroppo, come abbiamo già accennato, a molti esemplari di provenienza Militare è stato cancellato il Codice di Assegnazione, e questo fatto rende questo orologio ancora più raro. In alcuni casi è possibile identificare un orologio Militare anche dopo la cancellazione dei Codici Militari, per esempio con i Rolex 5513 Militari U.K. In questo caso non è possibile, se non forse attraverso il Batch di Seriale. In ogni caso il valore dell’orologio sarà senza dubbio compromesso. In merito ai Quadranti si, quello che dici è corretto. Quando entrarono in vigore le restrittive leggi in merito al Radio i Corpi Militari delle varie Nazioni dovettero adeguarsi, in alcuni casi anche molto velocemente, visto che molto spesso le riparazioni degli orologi venivano effettuate presso Facilities degli stessi Corpi. I quadranti vennero rasati per bonificarli dal Radio e vennero ristampati dal MoD (Ministery of Defence). Anche le Lancette venivano bonificate o più spesso sostituite. Accadde con moltissimi modelli in uso alle Forze Militari, e naturalmente anche ai Rolex 6150. Ritengo siano molto, molto pochi, gli esemplari scampati a questa allora necessaria bonifica. Le ragioni per le quali riuscirono a salvarsi dalla bonifica possono essere diverse, di sicuro gli esemplari ancora integri sono pochissimi.

ANDREA:

Riguardo al 6150, so che ci sono diverse interpretazioni riguardo all’assegnazione presente sul fondello, ci puoi dare qualche indicazione più precisa riguardo alla dicitura HS10CD ?

JATUCKA:

C’è moltissima letteratura in rete alla quale si può fare riferimento, penso sarà stimolante per i nostri lettori fare una piccola ricerca personale.

https://books.google.pt/books?id=4irJEveWt9cC&pg=PA105&lpg=PA105&dq=hydrographic+survey+military+watch&source=bl&ots=6YeWeayOjr&sig=ACfU3U2TtbAomtRjwYv5LcujmCae_IzEIQ&hl=en&sa=X&ved=2ahUKEwjMyvLH8oXoAhUpzoUKHfLcAOs4ChDoATAGegQIBRAB#v=onepage&q=hydrographic%20survey%20military%20watch&f=false

https://www.mwrforum.net/forums/showthread.php?30961-Hydrographic-Survey-watches&highlight=hydrographic%20survey

ANDREA:

Se non mi sbaglio anche il fatto che nel fondello esterno non sia presente la classica e più comune assegnazione NATO, ma bensì il numero seriale dell’orologio è un fatto inusuale, giusto ?
Quale è la motivazione dietro a questo fatto ?

JATUCKA:

Parliamo di un’epoca precedente all’utilizzo dei Nato Stock Number. Per i Rolex 6538, i 6150 e gli ultra rari 5512 veniva infatti apposto il Seriale stesso dell’orologio nell’esterno del fondello. Inoltre, anche il tipo di incisione in quel periodo era diversa, veniva infatti utilizzata una penna elettrica che lasciava un tratto molto caratteristico.

ANDREA:

Esistono altri orologi Rolex con questa particolare tipo di assegnazione? Mi pare che qualche esemplare di 6538 Big Crown sia apparso con simili iscrizioni nel fondello. Hai qualche notizia a riguardo ?

JATUCKA:

Si, in ambito Rolex come accennato pocanzi i 6538 (A/6538) ed i 5512. Ne ho parlato qui qualche anno fa :

http://www.newoldtime.it/index.aspx?g=posts&t=246

ANDREA:

I meno esperti e/o chi non conosce minuziosamente questo orologio vedranno nella zigrinatura esterna del fondello una tacca che potrebbe portarli a sminuire l’eccezionale stato di conservazione dell’orologio. Tu Roberto invece cosa ne pensi di questo “difetto” ?

JATUCKA:

Beh, innanzi tutto che non si tratta di un difetto ma di un bellissimo segno caratteristico! Come detto prima la manutenzione di questi orologi veniva effettuata presso Facilities Militari, e talvolta non erano disponibili le chiavi originali Rolex o Tudor e i fondelli venivano modificati alla buona per rendere più agevole l’apertura dell’orologio in caso di necessità. Vi sembrerà quasi incredibile sentire oggi una storia del genere, ma ai tempi accadeva proprio così! Ci sono parecchi esempi di Fondelli modificati. Cosí di getto mi vengono in mente i Tudor M.N. (Marine Nationale) ed i Tudor IDF (Istraeli Defence Force).

ANDREA:

Ci sono altri dettagli importanti da analizzare in questo orologio di cui non abbiamo ancora discusso ?

JATUCKA:

Assolutamente si. Già trovare un 6150  HS10 con il suo quadrante e lancette originali “collo lungo” è un fatto di estrema rarità. In questo esemplare abbiamo addirittura il suo Plexi, che è stato sostituito in quasi tutti gli esemplari conosciuti. Direi che con questo 6150 HS10 siamo davvero al cospetto del massimo desiderabile per un collezionista di orologi militari!

Questo articolo è stato scritto e pubblicato da me sul sito web di Roberto “Jatucka” Randazzo nel 2020. Ringrazio Roberto per avermi permesso di aggiungerlo al blog del mio sito

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